Pique Dame

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Giugno 2025
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Trama

L'azione ha luogo a San Pietroburgo alla fine del XVIII secolo.

Atto I

Scena prima: Nel Giardino d'estate. Gli ufficiali Surin e Čekalinskij parlano dello strano comportamento del loro conoscente Herman, un altro ufficiale di origine tedesca, povero e ambizioso: egli passa le sue notti nelle sale da gioco, senza però mai osare tentare la sorte. Arriva proprio Herman, accompagnato dal conte Tomskij, e racconta di essere follemente innamorato, ma di non sapere nemmeno il nome della sua amata. Si unisce al gruppo il principe Eleckij, che parla del suo imminente fidanzamento con la nipote di una ricca contessa: Herman apprende con sgomento che la fidanzata in questione è proprio la sua innamorata, che si chiama Liza, perché in quel momento ella passa lì vicino accompagnando sua nonna. Le due donne, notando lo sguardo dell'infelice Herman, sono prese da oscuri presentimenti. Tomskij racconta la leggenda che circonda la fortuna della vecchia contessa: da giovane era molto bella, ma aveva perso una fortuna al gioco. Era vissuta in Francia, dove incontrò il conte di Saint Germain che, ammaliato da lei, le confidò il segreto per vincere al gioco delle tre carte, così ella seppe rifarsi delle perdite precedenti e vincere una fortuna. La contessa confidò il segreto prima al marito e poi ad un amante, ma in seguito le apparve un fantasma che le fece un'oscura profezia: la donna avrebbe rivelato il segreto a un terzo uomo innamorato, per poi morire a causa di "un colpo". Herman è molto colpito dal racconto e inizia a pensare al sistema per impadronirsi del segreto e allo stesso tempo far sua Liza, ma proprio in quel momento inizia una tempesta e tutti, tranne lui, se ne vanno.
Scena seconda: A casa della contessa. Liza è con le sue amiche che cantano, mentre lei ripensa malinconicamente a Herman. Rimasta sola nella sua camera, lascia aperta la porta del terrazzo, quando compare Herman che si getta ai suoi piedi. La fanciulla resiste alla sua corte e gli ricorda che è promessa in moglie a un altro uomo, ma alle sue insistenze ammette di essere innamorata a sua volta di lui. Il loro idillio si interrompe quando la contessa bussa alla porta: Liza fa nascondere Herman mentre l'anziana donna rimprovera alla nipote la condotta che ha avuto nella serata appena trascorsa, ben poco consona a una fanciulla di buona famiglia quale lei è. Una volta che la contessa se n'è andata, i due si dichiarano a vicenda il loro amore, e Liza decide di rinunciare alla corte del suo promesso sposo: in realtà Herman è tanto ammaliato da Liza quanto desideroso di scoprire il segreto delle tre carte, e medita di trarre vantaggio dalla relazione con la fanciulla.

 

Atto II

Scena prima: A un ballo in maschera. I compagni di Herman lo prendono in giro per la sua ossessione di impadronirsi del segreto delle tre carte. Intanto Eleckij nota che Liza è triste e le assicura il suo amore, promettendole inoltre di fare un passo indietro qualora lei non lo ami a sua volta; la fanciulla rimane colpita dalle sue parole, ma il suo amore per Herman è troppo forte per rinunciarvi. Poco dopo arriva la contessa, ma quando il suo sguardo incontra quello di Herman, entrambi provano un brivido. Intanto il maestro di cerimonie annuncia l'inizio dell'intermezzo La fedeltà delle pastorelle, dopo il quale Liza dà a Herman di nascosto le chiavi della stanza della nonna, dicendogli che la vecchia sarà assente l'indomani. Il giovane però decide di recarsi dalla contessa quella notte stessa, per carpirle il segreto delle tre carte. La festa viene interrotta dall'arrivo a sorpresa della zarina: tutti la accolgono al suono di una marcia trionfale.
Scena seconda: Nella camera della contessa. Mentre Herman sta aspettando Liza osserva il ritratto della contessa da giovane. La donna arriva attorniata dalle sue serve, che la aiutano a prepararsi per la notte prima di essere da lei scacciate in malo modo. La contessa, ormai molto vecchia, ripensa con rimpianto alla perduta giovinezza trascorsa a Parigi. Herman le si presenta e la implora di svelarle il segreto delle tre carte proponendole di prendere per sé la maledizione che esso comporta, ma lei, terrorizzata, tace; quando Herman la minaccia con una pistola, la contessa cade a terra morta per un infarto senza aver rivelato il suo segreto. Allertata dal rumore arriva Liza, che vede il suo innamorato ancora armato e la nonna riversa a terra. Pensando che Herman abbia ucciso sua nonna, la ragazza lo scaccia, maledicendolo.

 

Atto III

Scena prima: Nella camera di Herman in caserma. Herman legge un messaggio di Liza: la ragazza crede alla sua innocenza, ma gli chiede un incontro chiarificatore. Herman si scopre tuttavia incapace di pensare razionalmente: nella sua testa sente ancora i cori funebri delle esequie della contessa, durante le quali è convinto di aver visto la defunta strizzargli l'occhio. L'uomo è ormai impazzito, sospeso tra l'amore per Liza e l'ossessione per le tre carte: egli è sicuro di essere "l'uomo innamorato" della profezia e che la contessa sia effettivamente morta per "un colpo" (al cuore), ma non comprende come mai non sia venuto in possesso del segreto. In quel momento, con una folata di vento appare lo spettro della contessa che, pur sdegnata, gli rivela il segreto delle tre carte: per vincere dovrà giocare il tre, il sette e l'asso. La contessa gli impone inoltre di non essere avido e di sposare sua nipote.
Scena seconda: Presso il canale d'inverno. Liza aspetta l'amato passeggiando lungo il fiume e riflettendo sulle sue sventure. Finalmente, allo scoccare della mezzanotte, Herman arriva ripetendo le parole che ha sentito dallo spettro della contessa: capendo che ormai il suo amato sia totalmente soggiogato dal gioco Liza lo implora di dimenticare tutto e scappare insieme a lei, ma lui non le dà ascolto e scappa via per andare a giocare e così diventare ricco. Convinta che oramai tutto sia perduto, Liza si getta nel fiume.
Scena terza: Alla bisca. Gli ufficiali giocano e si divertono tra canti e risate. C'è anche Eleckij che, avendo scoperto l'amore tra Liza e Herman, ha rotto il fidanzamento con la ragazza. Arriva Herman e si mette a giocare: tra la sorpresa generale egli vince la prima e la seconda giocata con il tre ed il sette, guadagnando una somma strepitosa. Alla terza mano decide di puntare tutti i suoi averi, ma nessuno osa più sfidarlo. Si fa avanti allora il principe Eleckij che, deciso a vendicarsi sul rivale, accetta la sfida. Sicuro della vittoria Hermann non guarda neppure la carta e annuncia: "Asso!"; invece appare la dama di picche, nella quale Herman crede di riconoscere il ghigno della contessa. Disperato Hermann si suicida e, agonizzante, chiede perdono a Liza. I presenti lo degnano appena di un cenno di pietà, prima di rimettersi a giocare.

 

ATTO 1 E 2 - 95 MIN
INTERMESSO - 25 MIN
ATTO 3 - 80 MIN

Programma e cast

Hermann: Yusif Eyvazov
Tomski e Plutone: Alexey Markov
Jeletzki: Boris Pinkhasovich
Contessa: Elena Zaremba
Lisa: Anna Netrebko
Polina e Dafni: Elena Maximova

 

Direttore: Timur Zangiev
Direttore: Vera Nemirova
Palcoscenico: Johannes Leiacker
Costumi: Marie-Luise Strandt

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Opera di Stato di Vienna

Trasporti pubblici

Linee della metropolitana : U1 , U2 , U4
Tram : 1 , 2 , D , J , 62 , 65
Autobus : 59A
Stazione locale: Badner Bahn
Soste: Karlsplatz / Opera

Le fermate dei taxi sono disponibili nelle vicinanze.

Parcheggio

Il parcheggio è di soli € 6, - per otto ore !
La Wiener Staatsoper e la ÖPARK Kärntner Ring Garage su Mahlerstraße 8 , sotto il " Ringstraßengalerien " , offrono i patroni della Vienna State Opera una nuova , ridotta parcheggio . È possibile parcheggiare nel Kärntner Ring Garage per un massimo di 8 ore e pagare solo un forfait di € 6, - . Basta convalidare il biglietto presso una delle macchine di sconto all'interno della Wiener Staatsoper . Verrà addebitata la tariffa normale per il tempo di parcheggio superiore a 8 ore. Le macchine di convalida possono essere trovate presso i seguenti controlli cappotto : Operngasse , Herbert von Karajan - Platz , e le gallerie destra e sinistra e balcone .

Importante : per ottenere lo sconto , si prega di disegnare un biglietto e non usare la carta di credito quando si entra in garage!

Dopo la svalutazione il tuo biglietto in Wiener Staatsoper è possibile pagare comodamente con carta di credito o in contanti presso i distributori automatici .

Le macchine accettano monete e banconote fino a 50 - . Euro . Tempo di parcheggio più di 8 ore verrà applicata la tariffa normale.

 

Storia

 

La struttura del teatro è stata progettata dall'architetto viennese August Sicard von Sicardsburg , mentre l'interno è stato progettato da decoratore d'interni Eduard van der NULL. E 'stato anche influenzato da altri artisti importanti come Moritz von Schwind , che dipinse gli affreschi nel foyer , e il famoso ciclo di affreschi sulla veranda " Zauberflöten " ( " Flauto Magico" ). Nessuno dei due architetti è sopravvissuto per vedere l'apertura del ' loro' casa opera: il sensibile van der Nüll suicida , e il suo amico Sicardsburg morì d'infarto poco dopo .

Il 25 maggio 1869, il teatro ha aperto solennemente di Mozart DON GIOVANNI alla presenza dell'imperatore Francesco Giuseppe e dell'imperatrice Elisabetta .
La popolarità del palazzo è cresciuto sotto l'influenza artistica dei primi direttori : Franz von Dingelstedt , Johann Herbeck , Franz Jauner , e Wilhelm Jahn . L'opera Vienna conosciuto il suo primo punto alto sotto la direzione di Gustav Mahler . Ha completamente trasformato le prestazioni del sistema obsoleto , ha aumentato la precisione e la tempistica delle prestazioni , e anche utilizzato l'esperienza di altri artisti degni di nota , come ad esempio Alfred Roller , per la formazione di una nuova estetica stadio .

Gli anni 1938-1945 sono stati un capitolo buio nella storia del teatro . Sotto il nazismo , molti membri della casa furono cacciati , perseguito, e uccisi , e molti lavori non sono stati autorizzati per essere giocato .

Il 12 marzo 1945, il teatro fu devastata durante un bombardamento , ma il 1 ° maggio 1945, la " Opera di Stato nel Volksoper " ha aperto con una performance di Mozart LE NOZZE DI FIGARO . Il 6 ottobre 1945, i " Teatri an der Wien " in fretta restaurati riaperti con il Fidelio di Beethoven . Per i prossimi dieci anni, la Staatsoper di Vienna operato in due sedi , mentre il vero quartier generale era stato ricostruito a una grande spesa

Il Segretario di Stato per i lavori pubblici , Julius Raab , annunciata il 24 maggio 1945 , che la ricostruzione del Teatro dell'Opera di Vienna dovrebbe iniziare immediatamente . Solo la facciata principale , lo scalone e il Schwind Foyer erano stati risparmiati dalle bombe . Il 5 novembre 1955 il Teatro dell'Opera di Vienna ha riaperto con un nuovo auditorium e tecnologia modernizzato . Sotto la direzione di Karl Böhm , Fidelio di Beethoven è stato brillantemente eseguito , e le cerimonie di apertura sono stati trasmessi dalla televisione austriaca. Il mondo intero capito che la vita cominciava di nuovo per questo paese che aveva appena riacquistato la sua indipendenza .

Oggi, il Teatro dell'Opera di Vienna è considerato uno dei più importanti teatri lirici del mondo, in particolare, è la casa con la più grande repertorio . E 'stato sotto la direzione di Dominique Meyer, dal 1 settembre 2010 .

© Bwag/Commons
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