Caskets, L’unico Paradiso che Conoscerai
Novembre 2025 | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|
Lu | Ma | Me | Gi | Ve | Sa | Do |
C’è un’arte nel guardare indietro. Per i Caskets, sarebbe stato facile andare avanti, cavalcando l’onda del successo del loro album di debutto “Lost Souls”, che ha aperto tour negli Stati Uniti e in Europa continentale e ha garantito apparizioni ai festival di punta Download e Slam Dunk. Ma dopo aver scambiato le camere da letto dove è nato l’album numero uno con innumerevoli ore in tour bus e hotel, riflettere su quel viaggio e sulle decisioni che li hanno condotti su certe strade è diventato inevitabile. Ora, affrontando le realtà di un intenso programma di band, trascorrendo quasi due anni insieme in bus e camere d’albergo, quelle riflessioni sono diventate collettive.
Se “Lost Souls” era principalmente guidato dalle esperienze personali del cantante Matt Flood, il secondo album “Reflections” offre un quadro più ampio dei Caskets nel loro insieme, nato dalle solite differenze interpersonali che tutte le band affrontano almeno una volta nella loro carriera. Per alcuni segna la fine, per altri crea un ambiente collaborativo che spinge la musica oltre ciò che è stato fatto prima. “Le difficoltà hanno rafforzato il nostro rapporto perché ora non abbiamo paura di esprimere la nostra opinione e sappiamo che sarà rispettata,” osserva Matt, ripensando ai momenti che hanno iniziato a plasmare il dinamico secondo album dei Caskets.
Il risultato riflette ogni membro della band, con Matt affiancato dai chitarristi Benji Wilson e Craig Robinson, dal bassista Chris Mcintosh e dal batterista James Lazenby. “Quando il tuo batterista ti porta demo completi con testi, è una solida base da cui partire,” sorride Matt ricordando il momento in cui James – insieme agli altri – arrivò con un demo quasi completo per l’album. “Ci conosciamo molto meglio di prima; sappiamo cosa piace e cosa non piace agli altri, come stuzzicarci o calmarci a vicenda. Questa facilità tra di noi è stata di enorme aiuto nel processo di scrittura.”
Il processo ha visto i brani espandersi, essere rielaborati e perfezionati, spesso iniziando in un formato molto sperimentale prima di essere modellati senza sforzo nel suono distintivo ma ampio dei Caskets. I momenti più vivaci dell’album trasportano melodie incisive, alzando il livello rispetto a “Lost Souls”, mentre le potenti atmosfere ambientali si sviluppano con vera raffinatezza. “Abbiamo costruito una piattaforma per smontare tutto e rimontarlo, così è lo stesso ma migliore,” entusiasma Matt. “Non sappiamo mai esattamente cosa accadrà, ma mi piace la spontaneità della scrittura musicale. È ciò che mi spinge a continuare.”
Ogni traccia di “Reflections”, prodotta da Dan Weller (Holding Absence, Bury Tomorrow), guarda a un momento specifico della vita di un membro della band – un pensiero, una sensazione o un evento – e a come quel momento plasmi il presente. È un passo lontano dalle narrazioni singole di “Lost Souls” e un concetto nato mentre Matt rivalutava il suo ruolo e il suo impegno nella band. “Non potrei mai sedermi con un consulente,” ammette, “mi è molto più facile scrivere tutto su carta. Così l’ho trasmesso ai ragazzi e da lì è iniziato tutto.”
Le riflessioni successive assumono forme molto diverse. L’imponente “Guiding Light” racconta la lotta per trovare la forza personale di fronte a una relazione finita; l’inquietante “Silhouettes” si concentra sull’immenso potere dell’autostima e sul fatto che non dovremmo mai cambiare per gli altri, mentre la chiusura dell’album “Better Way Out” nasce dal processo di salvare una persona cara dal suicidio. “Puoi essere chi vuoi essere,” risuona la canzone con una catarsi orchestrale che supera tutti i contemporanei dei Caskets. La vastità e la densità dei temi sono unite dal concept dell’album, formando infine il cuore pulsante della registrazione.
“Reflections mostra quanto possiamo ottenere di più dalla band musicalmente se tutti mettiamo un po’ più insieme le nostre teste,” sorride Matt, positivo riguardo a un album che non solo presenta i Caskets come entità completa, ma rappresenta anche l’impressionante gamma di influenze che hanno accompagnato i cinque membri in tour e in studio, contribuendo a espandere rapidamente il loro suono. “Si tratta sempre di musica, questo è il vero senso di far parte di una band,” conclude. “Se possiamo inserire il più possibile nel nostro sound e farlo comunque sembrare nostro, questo è il mio obiettivo di vita con i Caskets.”
Programma e cast
SIMM City
SIMM City Vienna è uno dei locali per concerti più emozionanti della capitale austriaca, offrendo un’ampia gamma di esperienze musicali dal vivo. Dal rock e pop al jazz e alla musica elettronica, SIMM City ospita artisti affermati e talenti emergenti sullo stesso palco. Il locale è progettato per offrire un’acustica eccellente, così che ogni nota arrivi al pubblico con chiarezza.
I visitatori possono godere di un’atmosfera moderna e vivace, con posti a sedere confortevoli, personale cordiale e strutture ben organizzate. Situata nel cuore di Vienna, SIMM City è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, rendendola una scelta conveniente per residenti e turisti.
Oltre ai concerti, il locale ospita eventi speciali, serate a tema e festival durante tutto l’anno. Che si tratti di grandi concerti o di sessioni intime, SIMM City garantisce un’esperienza indimenticabile per tutti gli amanti della musica.