Lullay, Musica Antica dal Medioevo al Barocco
December 2025 | ||||||
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Lu | Ma | Me | Gi | Ve | Sa | Do |
Esecutori:
Opia – un ensemble per interpretazioni contemporanee della musica antica
Eva Leonie Fegers – Flauto dolce & Voce
Alina Loewenich – Flauto dolce & Recitazione
Julia Willeitner – Viola da gamba
Mauro Colantonio – Viola da gamba
Alexander Gergelyfi – Clavicembalo
Fabio Kapeller – Percussioni
Programma:
Un viaggio musicale attraverso le tradizioni natalizie europee:
Canti medievali di Natale da Inghilterra, Francia e Italia (XIII–XVI secolo)
inclusi Lullay: I saw, Dormi bel Bambin, Entre le bœuf et l'âne gris
Polifonia rinascimentale & canti sacri
William Byrd: Lulla, lullaby, my sweet little baby
Praetorius: Joseph, dear Joseph my
Arte strumentale del primo Barocco
Sinfonie & Danze di Biagio Marini
Gagliarde di Johann Schop
Musica per tastiera di Johann Jakob Froberger
Melodie reinterpretate
Greensleeves / What Child is This?
Villancicos spagnoli dal Cancionero de Upsala
Programma e cast
La Chiesa dei Minoriti
La chiesa dei Minoriti (in tedesco Minoritenkirche), il cui nome ufficiale è "Italienische Nationalkirche Maria Schnee" cioè "chiesa nazionale italiana Maria della neve", è una chiesa costruita in stile gotico francese che si trova nel primo Distretto a Vienna.
Il duca Leopoldo VI di Babenberg, detto il "Glorioso", tornando dalla crociata nel 1219, si fermò ad Assisi per esprimere a san Francesco il desiderio di avere dei frati francescani, già presenti in Germania, anche a Vienna.
I frati francescani Alberto da Pisa, Giovanni da Carpi, Martino da Milano e Giacomo da Treviso presero allora la via per la città dove decisero di trapiantare il loro ordine, stabilendosi presso una chiesa precedentemente dedicata ad una santa italiana, Santa Caterina da Siena, nella piazza am Hof, dove risiedeva il duca.
Nel 1260 la chiesa era ormai conosciuta, grazie ai suoi fondatori, come la chiesa degli Italiani e venne dotata di un convento che contava già 150 frati. Il francescanesimo ebbe dunque molti seguaci, soprattutto tra le famiglie nobili, dai principi del Liechtenstein alle famiglie italiane che abitavano a Vienna, quali i Medici, i Ricasoli, i Cavalcanti, gli Stampa e molte altre che spesso facevano tumulare qui i propri defunti, riconoscibili tramite gli stemmi appesi alle pareti.
Ai frati Francescani vennero anche affidate cattedre all’università.
Un incendio nel 1276 diede la possibilità di ricostruire interamente la chiesa, la cui prima pietra fu posta da re Ottocaro II di Boemia e signore d’Austria.

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